Dell’esistenza di questo libro ho saputo solo dopo essere tornata dal mio viaggio in Polonia e me ne rammarico un po’ perché mi sarebbe piaciuto leggerlo prima anziché dopo. Tuttavia, che si vada in Polonia oppure no, Francesco M. Cataluccio è in grado di farti sentire tutte le atmosfere dei luoghi che racconta.
Non di sola Polonia parla e spesso racconta esperienze personali che sono sempre un interessante punto di partenza per immegersi nei luoghi e nelle loro vicende, storiche o presenti, con una prospettiva da cui osservarle. Il viaggio parte da Firenze, città d’origine dell’autore, e arriva fino a Drohobycz.
Si attraversano ventidue stazioni, tutti luoghi dell’Europa Centro Orientale nei quali incontriamo intellettuali, avventurieri, personaggi storici, poeti squattrinati, gente eccentrica, spiriti eccezionali e timidissimi eroi, per parafrasare l’elenco che stila lo stesso Cataluccio. Che sceglie una citazione di Isaac B. Singer assai esemplificativa:
Sono stato allevato in tre lingue morte (l’ebraico, l’aramaico e lo yiddish, alcuni questa non la considerano nemmeno una lingua) e in una cultura che si è sviluppata in Babilonia: il Talmud. Il cheder dove studiavo era una stanza dove il maestro mangiava e dove dormiva. Lì non studiavo aritmetica, geografia e storia, ma le leggi che governano i sacrifici offerti in un tempio distrutto duemila anni fa.
In queste righe si riassume l’esperienza umana che in questo libro cerca di raccontare esplorando la cultura ebraica dell’Europa Centro Orientale, la sua letteratura, la filosofia e il cosmopolitismo di una porzione di mondo dove stati, popoli, culture diverse si sono sovrapposte lasciando tracce anche quando sono diventati solo fantasmi, o ricordi, oppure sopravvivendo con incredibile tenacia nonostante l’arrivo del totalitarismo sovietico che ha spazzato via quel poco che era sopravvissuto.
L’autore ci accompagna in questo viaggio mescolando memorie biografiche (lui stesso ha studiato a Varsavia), incontri, città e villaggi, letteratura e architettura, aneddoti e suggestioni personali.
Due sono i modi di stare al mondo: da pellegrini o da viandanti. I primi hanno un traguardo sicuro. I viandanti invece perdono quasi subito la strada maestra.
Parti per un viaggio da Firenze a Drohobycz
Dove: Europa Centro-Orientale
Titolo: Vado a vedere se di là è meglio
Autorə: Francesco M. Cataluccio
Editore e anno: Sellerio 2010
Genere: reportage
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Questo forse è il libro che più ci ha fatto leggere più libri. A me e mia moglie. Ci ha fatto leggere il grandissimo Herbert, Bruno Schulz, rileggere Lem e venir una gran voglia di viaggiare a Est, cosa che poi abbiamo fatto regolarmente fino alla pandemia. Ci ha fatto anche andare a Venezia a prendere in regalo un libro di Herbert dalla sua gentilissima traduttrice. Se mi capitasse di incontrare Cataluccio dovremmo offrirgli una cena per questo suo libro.