“Se l’Africa è il continente dimenticato, l‘Oceania è il continente invisibile” polverizzato com’è in migliaia di isole. Da questo pensiero nascono sia il titolo che il viaggio, e dunque il libro, dello scrittore francese e mauriziano, secondo la definizione che dà di se stesso.
È un continente fatto più di mare che di terra, perciò invisibile. L’autore ci porta a Vanuatu, e più precisamente a Raga o isola di Pentecoste, in cerca delle tradizioni che si sono conservate e che nonostante tutto sopravvivono ancora. Preferisce esplorare i villaggi interni e rifuggire i grandi resort e le spiagge di paradiso.
È il tipo di viaggio che piacerebbe fare a me quando penso a quelle isole remote. Non sono mai stata attratta dalla vacanza tutta mare turchese, spiaggia bianca e sole tropicale all’altro capo del mondo. Ma l’idea di avvicinarsi a culture lontanissime, di creare una pur brevissima relazione con le persone, sì, quello mi interessa. È quel che mi interessa di ogni viaggio, anche dietro casa. Mi pongo sempre il problema di quanto sia giusto, è un problema che si pone in Il turista nudo anche Lawrence Osborne quando visita Papua. Forse è per questa ragione di fondo che non ho mai considerato di andare in certi posti. In fondo è uno scrupolo che si può risolvere solo per compromessi da rinegoziare ogni volta oppure, radicalmente, con la sola via che non lascia impronte: non partire affatto.
Mentre ci si riflette si può sempre partire attraverso un libro e questo breve volumetto è perfetto per andare davvero lontano nello spazio di un paio di ore appena (a meno che non ti metta a cercare su Google Immagini ogni isola, villaggio, tradizione che nomina, che allunga e arricchisce anche visivamente il viaggio).
“Scrittore di nuove partenze, di avventura poetica, di estasi dei sensi, esploratore di un’umanità al di là e al di sotto della civilizzazione regnante” – così definiscono Le Clézio quando gli assegnano il Nobel nel 2008. Questo libro esce in Italia proprio quell’anno ma l’uscita in Francia è di due anni prima.
È la storia di un viaggio personale ma anche un tentativo di racconto dei popoli insulari e delle loro tradizioni minacciati prima dal colonialismo e poi dalla globalizzazione. E ci riporta alla domanda di sopra: andare, non andare? Nel dubbio cominciamo a farlo leggendo.
Parti per l’Oceania con Le CLézio
Dove: Oceania
Quando: 2005
Titolo: Il continente invisibile
Autorə: J.M.G. Le Clézio
Traduzione: M. Balmelli
Editore e anno: Instar 2008
Genere: diario di viaggio
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