Ambientato in Kirghizistan come Occhio di cammello, è davvero un libro da non perdere Il battello bianco dello stesso autore Čingiz Ajtmatov da cui è stato tratto un vecchio film sovietico del 1975 che si trova qui (purtroppo solo in russo e pure senza sottotitoli, ma se conosci la lingua o ti vuoi avventurare…). Prima di vedere il film però ti suggerisco di leggere il libro, non solo perché se non sai il russo ti aiuterà a seguire la storia del film, ma perché è un libro bellissimo.
Siamo nelle foreste del Kirghizistan, tra le montagne del paese. Lì si trovano un posto di guardia e poche case lungo il torrente. Appena tre famiglie con un solo bambino abitano quei luoghi. Di lui si prende cura nonno Momun che lo accudisce da quando il piccolo ha perso i genitori. I suoi compagni di gioco sono i figli dei pastori che passano di tanto in tanto, ma assai più spesso è solo. Per riempire le giornate si tuffa nel torrente e immaginare di trasformarsi un pesce e poi nuota fino a raggiungere il lago ma soprattutto ogni sera osserva da lontano il battello bianco che dà il titolo al libro e ascolta le leggende della valle dalla voce del nonno.
Questi sono il contesto e l’antefatto ma il resto ti prego di scoprirlo perché sono sicura che non te ne pentirai. Il libro è un crescendo di bellezza che lungo il racconto cerca di trovare una mediazione tra passato e presente, tra la brutalità e la bellezza, tra il mito e la storia. E comunque mi ha fatto venir voglia di andare in Kirghizistan.
In Kirghizia con Ajtmatov
Dove: Kirghizia
Titolo: Il battello bianco
Autorə: Čingiz Ajtmatov
Traduzione: Gigliola Venturi
Editore e anno: Marcos y Marcos 2007
Genere: romanzo
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