Al volgere del secolo, tra il 1999 e il 2000, lo scrittore e film-maker Iain Sinclair insieme a un pittore, un fotografo e un regista ha deciso di percorrere a piedi la M25, la circonvallazione di Londra. Da molti considerato il confine della città, per altri senza mezzi termini un vero orrore, sta fuori eppure sta dentro la città, ne fa parte. In un certo senso è un mondo a sé perché questa strada non porta davvero da nessuna parte. Corre tutto intorno alla metropoli per 200 km e si espande anche in larghezza con le sue 10 corsie.
Più che domandarsi cosa ci sia oltre la M25 Sinclair si chiede cosa ci sia lungo e intorno la M25. Scopriamo così una Londra inattesa, non semplicemente periferica ma celata, bizzarra. E bizzarro è il viaggio stesso, interamente a piedi lungo una via che non è stata concepita per prevedere dei pedoni. I viaggiatori urbani la costeggiano, più che altro.
Servendosi della psicogreografia, ma anche dello sguardo artistico che ciascuno dei quattro viaggiatori apporta, il gruppo attraversa campagne e periferie estreme e racconta tutte le aberrazioni sorte lì dove nessuno se n’è accorto, raccontando quel che sta a margine, quel che cresce e quel che sparisce muovendosi tra “miraggi e reliquie”. Si fanno notare soprattutto gli immensi centri commerciali e i prestigiosi quartieri residenziali spesso sorti nello spazio di una settimana appena strappando lo spazio a un altro tipo di periferia fatto di ospedali, manicomi, cantieri, fabbriche. Qua là rimpiazzati, qua e là ancora esistenti, a vari stadi di degrado.
Con occhio attento ma poetico, non senza ironia e con molta empatia, il viaggio diventa una vera e propria immersione nella cultura britannica a cominciare dalla letteratura che nel corso del tempo ha raccontato Londra: ecco dunque le allucinazioni liriche di Blake, l’assurdità surreale di Ballard, i marziani di Wells, la città misteriosa di Conrad, quella di Dickens.
Il libro è una sorta di manifesto del “camminare politico” ma anche una investigazione – geografica come letteraria – tra le pieghe più scure della città (non oscure, solo scure: poco illuminate perché defilate). Il racconto è circolare, parte e torna allo stesso punto, esattamente come fa la M25. Quel punto è il racconto della Londra nascosta e del suo margine perennemente cangiante.
Se vuoi scoprire Londra da una prospettiva insolita
Dove: periferia di Londra
Quando: 1999-2000
Titolo: London Orbital. A piedi intorno alla metropoli
Autorə: Iaini Sinclair
Traduzione: Nicoletta Vallorani, Luca Fusari
Editore e anno: Il Saggiatore 2016
Genere: reportage
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