L’altra città. Guida sentimentale di Napoli è un libriccino – è davvero piccolo nel formato oltre che nello spessore. L’ho tenuto in wishlist molto a lungo, senza decidermi mai, forse aspettando un nuovo viaggio a Napoli che l’orizzonte vicino e lontano non mostrava ancora. Poi, qualche giorno dopo aver prenotato un treno per tornarci, me lo sono trovato davanti in libreria. E siccome il caso non esiste l’ho comprato.
Il titolo mi incuriosiva più di qualunque altra cosa, tanto che non avevo mai davvero indagato su cosa contenesse né su chi lo avesse scritto. Quando visito un luogo preferisco sempre leggere qualcosa di diverso dalla solita guida, meglio ancora se scritto da chi è del posto e aggiunge l’aggettivo “sentimentale” a quello che sta facendo. Mi piace guardare un posto con gli occhi di chi lo ama.
E senza dubbio Davide Vargas ama Napoli, si avverte in ogni pagina. Infatti non è una guida in senso stretto, la sua, ma una serie di passeggiate che ripercorrono luoghi cari alla ricerca di dettagli, suggestioni, emozioni.
Quello che non mi è piaciuto è lo stile, eccessivamente frammentato a riprodurre – è una mia impressione – una cadenza quasi lirica. Il risultato è che spezza continuamente il discorso e per i miei gusti non risulta efficace, né adatto alla materia.
Perché lo consiglio comunque? Primo, perché il mio gusto rispetto allo stile di scrittura è del tutto personale, ad altri il ritmo può piacere. Secondo, perché l’autore è un architetto e mi sembra molto interessante il suo punto di vista sulla città. Inoltre il racconto è intervallato dai suoi schizzi dei luoghi che attraversa e narra.
Dove: Napoli
Quando: presente
Titolo: L’altra città. Guida sentimentale di Napoli
Autorə: Davide Vargas
Editore e anno: Tullio Pironti 2017
Genere: diario di viaggio
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