Sono stata in Giappone nella primavera del 2014. Un classico “primo viaggio” sull’isola centrale, con la fortuna di viaggiare insieme a un’amica che era già stata nel paese diverse volte e conosce il giapponese. Durante i nostri giri capitammo pure a Nara, ma di Yoshino non sapevo nulla fino a quando non ho aperto questo libro. Mi ci sono imbattuta per caso e mi ha incuriosito subito perché mi ha ricordato un breve cammino che Alberta e io facemmo durante quel viaggio.
Non eravamo più a Nara ma a Kamakura. Il sentiero del Daibutsu si snoda tra il Grande Buddha (Daibutsu) e il tempio zen Jochi-ji: un cammino molto breve, circa 6 km. Ma noi ci siamo perse. Eravamo rimaste le uniche persone nella foresta, perché fuori sentiero. Tra alberi imponenti, il percorso che a volte spariva, minuscoli templi nascosti nella foresta. Vagammo per un po’ senza meta, poi trovammo un modo per ricongiungerci alla strada e arrivare al Daibutsu. Di quella mattina conservo una memoria luminosa. Passavo sulle radici degli alberi che si facevano gradini, salivo e salivo, sotto quel tetto di verde che frusciava nel vento, e mi sentivo al sicuro anche se mi ero persa. Una sensazione di comunione bellissima, che ho sperimentato altre volte nella vita, sempre dentro i boschi.
Tutto questo preambolo per dirti che è la stessa cosa che ho letto in questo libro. In Ritorno alle Foreste Sacre, Lorenzo Colantoni esplora le montagne del Giappone alla ricerca di quell’antico legame della gente con i suoi luoghi aviti. Vaghiamo insieme a lui per montagne, foreste e antiche tombe a tumulo, dette kofun. Incontriamo gli spiriti che abitano boschi e cime, villaggi abbandonati, monaci e alberi millenari venerati come divinità, minuscole case con i tetti blu e le pareti di carta, altari coperti di muschio e la città sacra di Hongu.
Il viaggio raccontato non è solo un cammino personale alla ricerca della spiritualità delle foreste antiche ma anche un’indagine lucidissima sull’impatto del mondo contemporaneo e della crisi climatica (Colantoni è ricercatore e giornalista ambientale) su quel mondo così fragile, defilato, spesso nascosto dalle luci abbaglianti delle città che sono l’epitome della modernità. L’autore incontra le persone e nonostante la diffidenza per lo straniero, radicata nelle campagne assai più che in città, apre squarci su come oggi in Giappone – ma vale per forse per il mondo? – si fanno i conti con i mutamenti.
Dove: Giappone
Quando: anni recenti
Titolo: Ritorno alle Foreste Sacre
Autorə: Lorenzo Colantoni
Editore e anno: Laterza 2022
Genere: reportage
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