Dalla Londra precedente alla nascita delle controculture Arbarsino scrive le sue Lettere inglesi che pubblica sul Mondo di Pannunzio raccontando la città e i suoi incontri. In modo simile alle corrispondenze da Parigi, l’autore va in cerca di tutti i personaggi chiave che vivono nella Londra a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 e ne tratteggia un ritratto perfettamente inserito nel contesto della città e dei suoi imminenti mutamenti.
Non c’erano ancora le icone pop e le minigonne ma c’erano Eliot, Forster, i Sitwell, Auden, Isherwood. Ogni sera si andava a teatro scegliendo tra una messa in scena classica o l’avanguardia dove fermentavano le prime proteste, un vaudeville spumeggiante o un balletto classico oppure le novità di Beckett.
Ma per Arbasino vivere e raccontare una città non significa solo immergersi nella sua vivacità culturale. Si interessa alle politiche britanniche del dopoguerra, alla stampa, allo humour, alle bande di teddy boys. Eppure è quando va a scovare i grandi scrittori nelle loro tane che Arbasino dà il meglio di sé e il racconto acquista vita e tridimensionalità.
Nella Londra di Arbasino si arriva così
Dove: Londra
Quando: anni ’60
Titolo: Lettere da Londra
Autorə: Alberto Arbasino
Editore e anno: Adelphi 1997
Genere: reportage, articoli
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