Se hai voglia di scoprire una veste alquanto insolita per l’autore dei Versi satanici e de I Figli della mezzanotte allora questo è il titolo che potresti voler leggere. Si tratta del reportage di viaggio di Salman Rushdie che si recò nel Nicaragua sandinista nel Luglio 1986. Il viaggio durò tre settimane ma sembrano molte di più e al tempo stesso vorresti che ce ne fossero ancora, per capire meglio, per capire più a fondo. Perché è un’area di mondo poco raccontata, ieri come oggi, e poco se ne sa oltre la rivoluzione e spesso anche di quella.
Lo scrittore visitò il paese 7 anni dopo la rivoluzione e subito dopo aver finito di scrivere I versi satanici. Il suo è lo sguardo di chi tenta di indagare quali meccanismi condussero alla rivoluzione che demolì la dittatura e come si viveva nel paese sandinista cercando di guardare oltre la propaganda un anno dopo l’imposizione dell’embargo degli Stati Uniti che continuavano a finanziare i Contras.
La politica in questo libro ha un ruolo preponderante ma l’autore si interessa moltissimo anche alle persone che quella politica la fanno o la subiscono, senza nascondere la simpatia per un governo che era riuscito a liberare il paese dalla dittatura e un certo ottimismo per il futuro che l’attendeva. Di lì a 4 anni, con le elezioni del 1990, sarebbe finito tutto con l’ascesa di un partito filo-americano, ma ancora non lo si poteva sospettare.
Nel Nicaragua sandinista con Salman Rushdie
Dove: Nicaragua
Quando: 1986
Titolo: Il sorriso del giaguaro. Viaggio in Nicaragua
Autorə: Salman Rushdie
Traduzione: Ettore Capriolo
Editore e anno: Garzanti 1989
Genere: reportage
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