La prima volta che il giornalista Stefano Tomassini ha messo piede in Corsica era il 1979 e ci andava per lavorare alla sua tesi di laurea sui movimenti autonomisti dell’isola. Quella tesi non è mai stata scritta ma in Corsica ha continuato a tornare molte volte. Quell’isola in mezzo al Mediterraneo al centro di vicende storiche che in parte indaga in questo volumetto – quasi sempre dal punto di vista della percezione dei còrsi – si è confitta anche nel suo cuore. Per rimanerci fino alla fine (l’autore è scomparso a inizio 2021). Scrive, chiarendo i suoi motivi:
Per me il gusto principale del viaggio non è conoscere cose assolutamente nuove e diverse da quelle che conosco. È passione per le somiglianze più che per le differenze. Può essere un nome, una scritta, un piatto, un intonaco, un panorama, qualsiasi cosa che metta in rapporto due punti diversi, e a me noti, di questa Europa mediterranea di cui, alla fine, la Corsica è al centro. Per chi concepisca il viaggio a questo modo, la Corsica non può essere meta di un viaggio solo.
Non risparmia qualche polemica sulla Corsica contemporanea, e si percepisce una profonda conoscenza delle vicende còrse sia passate che recenti, ma dalle sue parole emerge sempre che dell’isola è profondamente e irrimediabilmente innamorato. E fa innamorare un po’ anche chi lo legge.
Ho sempre immaginato di sbarcare sulle coste della Corsica per percorrerla al centro lungo la traversata che la spacca in due da nord-ovest a sud-est. Solo alla fine del cammino mi vedo a esplorarne il resto, riposarmi su una spiaggia, affacciarmi sul mare. Ma l’autore di questo libro mi ha fatto venire una gran voglia di arrivare per nave, percorrere le viette delle cittadine ammonticchiate sulla roccia, spingermi fino agli angoli più selvaggi e mai battuti. Perché per arrivarci non servono solo un’auto e un lungo tragitto ma anche la pazienza del tempo e un atto di fede. Si arriva quando si arriva. Ma quando si arriva…
La struttura del libro è discontinua, si tratta di una raccolta di pezzi su argomenti, personaggi e luoghi vari, scritti in epoche diverse. Ma l’ho trovato molto interessante e pieno di stimoli su tante cose che non sapevo e ho voglia di approfondire. Vi si parla di Seneca e di Napoleone, del deserto e del mare, delle città e del vino. E si parla delle foreste, che sono quel che più mi ha incantato.
Dove: Corsica
Quando: dagli anni ’70 ai 2000
Titolo: Amor di Corsica. Viaggi di terra, di mare e di memoria
Autorə: Stefani Tomassini
Editore e anno: Feltrinelli 2010
Genere: reportage
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