Se sei qui da un po’, arrivi dal mio Instagram o hai dato un’occhiata alla pagina Chi sono, saprai che la Grecia ha un posto speciale nel mio cuore. Non tanto (non solo) per le vacanze sulle isole, l’amore per la Grecia continentale più remota e la passione per Atene, ma perché parlo il greco. La lingua mi ha dato accesso alla letteratura in lingua originale, ancora poco tradotta in italiano ma non del tutto assente. Qui ti racconto un libro alla volta, una volta al mese, per leggere la Grecia e innamorarsene anche tra le pagine.
Madre di cane di Pavlos Matesis, Crocetti 2022 trad. Alberto Gabrieli
Il primo libro di questa serie ho voluto che fosse di Crocetti perché è stato, ed è ancora, l’editore che più di ogni altro ha portato in Italia la letteratura greca contemporanea offrendo in italiano libri miliari. Madre di cane era uscito nel 2009 (l’edizione che ho io) ma è stato ripubblicato nel 2022 tornando finalmente disponibile. Finalmente per due motivi: è un libro molto bello e racconta un pezzo di storia che in Italia non si affronta abbastanza, o del tutto.
Sì, perché l’Italia c’entra eccome anche se siamo in Grecia. Il contesto è l’occupazione italiana della Grecia durante la Seconda Guerra Mondiale vista dagli occhi di Raraù. È una ragazzina tredicenne che sogna il teatro la cui madre, per garantire la sopravvivenza a se stessa e ai suoi figli, si prostituisce con un soldato italiano. Com’è accaduto ovunque ci fosse un’occupazione, dopo la liberazione le donne sono state biasimate, se non pubblicamente punite. Il titolo del libro è legato proprio all’umiliazione subita dalla madre.
È il racconto di un periodo innervato di ferocia travestita da quotidianità e familiarità. Le truppe tedesche sono sempre dipinte come occupanti privi di umanità mentre quelle italiane sono descritte come amichevoli, o almeno condiscendenti, ma anche in chiave velatamente satirica. Spesso danno vita inevitabilmente a momenti tragicomici, dove il tragico è camuffato da una risata eppure sempre presente.
Il racconto comincia subito prima della guerra, poi vi si immerge, narra la liberazione e la guerra civile. Tutto attraverso gli occhi di Raraù che cresce vedendo tutto, registrando tutto. Lo racconta correndo avanti e indietro nel tempo e offrendoci scorci di storia personale che si intreccia con la storia della Grecia. Vediamo conquistati e conquistatori che talvolta si scambiano inconsapevolmente di posto, gente che si dibatte tra fame e povertà e agisce spinta dall’immediata necessità di sopravvivere, traditori e partigiani, persone indolenti, innocenti, codarde, crudeli, coraggiose, furbe. Un intero catalogo umano.
La foto di apertura è di di Dim Hou/Unsplash
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