Nuovo appuntamento con i Viaggi Sonori tra i podcast che ascolto e ti consiglio. Oggi ne ho selezionati quattro ascoltati di recente e uno che risale alla scorsa estate ma ha continuato a deliziarmi a lungo perché ho scelto di farmelo durare ascoltando solo un episodio ogni tanto. La puntata precedente dei Viaggi Sonori è qui. Esce una volta al mese, di venerdì.
Pane e fantasmi di Amedeo Berta, RaiPlaySound
Della storia delle fimmine volanti di Alicudi avevo non solo sentito parlare ma anche scritto per Repubblica Palermo qualche anno fa. Tornare tra quelle storie è stato affascinante anche perché Amedeo Berta, che ad Alicudi ha passato tante estati, non riporta solo il racconto dei fatti misteriosi ma racconta la ricerca che ha condotto – microfono in mano – percorrendo l’isola, incontrando le persone e scavando anche dentro se stesso. Sono cinque puntate disponibili su RaiPlaySound all’interno della trasmissione Tre soldi.
Bellissime di Flavia Piccinni, RaiPlaySound
Sulla stessa piattaforma, all’interno dello stesso contenitore Tre soldi, si trova anche il podcast di Flavia Piccinni che racconta i concorsi di bellezza per bambine in Italia. L’ho trovato per caso curiosando tra i titoli disponibili dopo aver ascoltato Pane e Fantasmi e mi ha agghiacciato. Pensavo che le baby miss fossero un fenomeno tutto statunitense e già così mi raggelava. Scoprire che fiorisce pure in Italia, in forme diverse e più provinciali ma non meno preoccupanti, mi ha davvero spiazzato. Le puntate sono 5.
Metanolo, Will Media e Boats Sound
Della storia del vino al metanolo conservo vaghi ricordi d’infanzia ma ho presente chiaramente che zio Pippo non comprava più il vino perché aveva paura. Uccideva. Lo scandalo risale al 1986 ed ebbe conseguenza enormi sia sulla vita delle persone (che ce la rimisero) che sull’intera economia vitivinicola italiana di quel decennio. Ascoltando le 8 puntate del podcast ho scoperto la lunga indagine che seguì e molte cose del settore di cui non avevo idea e che ho trovato destabilizzanti.
Vive! di Alessandra Sarchi con Federica Fracassi, storielibere.fm
Ho scoperto Vive! con la puntata dedicata a Didone. Era l’alba, camminavo sola per la via deserta mentre andavo a pattinare. Mi ritrovai catapultata a Cartagine ad ascoltare la storia della regina, che se ne riappropria e dice la sua: non è stata solo l’amante che Enea ha scaricato. In modo simile sono raccontate tutte le altre eroine della letteratura occidentale scritte da Alessandra Sarchi (che di mestiere fa la scrittrice, e si sente) e dette da Federica Fracassi (che di mestiere fa l’attrice, e si sente). L’impianto è volutamente teatrale e non a caso, c’è lo zampino del Piccolo Teatro di Milano. Sono disponibili 2 stagioni da 5 episodi l’una.
Le comari dell’arte di Barbara Caltabiano, Noemi Tarantini, Tea Fonzi, Yasmin Riyahi
Loro si definiscono 4 signore in vestaglietta di viscosa e ciabatte che guardano e commentano quello che succede alla sagra paesana ma sono 4 persone esperte d’arte che dicono la loro su ciò che accade in ambito culturale. Come chiacchiere tra amiche ma con competenza e punti di vista non scontati né faciloni. La puntata sugli attivisti che lanciano vernici sulle opere d’arte mi ha aperto gli occhi. Quella sul FAI non è stata meno interessante. Esce ogni due settimane.
La foto di apertura è di C D-X/Unsplash
