Tornano i Viaggi Sonori tra i podcast che ascolto e consiglio. Eccone 5 ascoltati tra Maggio e Giugno che mi sono piaciuti. La puntata precedente è qui. Esce una volta al mese, di venerdì. Se hai voglia di consigliarmi un podcast (magari il tuo?) scrivimi. Sono sempre in cerca di nuove storie.
Baby Gang di Roberta Lippi, storielibere.fm e Publispei
Quando esce un podcast di Roberta Lippi io mi metto il promemoria sul calendario per non perderne neanche una puntata. Questo nuovo lavoro racconta il fenomeno delle baby gang cercando di individuarne premesse e cause e non solo gli esiti. Al momento ho ascoltato le prime 3 puntate e a rischio di sconfinare nel fangirling posso dire che ogni cosa che Roberta scrive e racconta per me è oro colato.
Non solo le storie sono appassionanti e ben documentate, ma per me ogni suo podcast è anche una lezione di podcasting. Non è un caso che qualche mese fa io abbia seguito un corso di podcasting proprio con lei, che continua a insegnarmi il mestiere con il suo lavoro. Se per qualche ragione hai perso i suoi precedenti lavori recupera Soli e Dragon Lady sulle comuni di Osho e Respiro sui figli delle vittime di femminicidio. Ti stracceranno l’anima come solo le storie raccontate bene sanno fare.
‘Nu poc’ e me. Napoli e la scena neomelodica di Anna Raimondi, RaiPlaySound
Ormai lo sai se hai letto le puntate precedenti dei Viaggi sonori, Tre soldi di RaiPlaySound è per me una miniera dove scovare podcast che restano spesso fuori dai radar. Stavolta ho trovato questo che esplora la scena neomelodica napoletana. Il fenomeno mi incuriosisce tantissimo sin da quando ho letto sul magazine The passenger di Iperborea dedicato a Napoli un interessante reportage sull’identità musicale della città. Sono 5 puntate, tutte già online.
Giornaliste, storielibere.fm e Circolo dei Lettori
L’idea è di Annalisa Camilli e gli incontri (registrati e resi disponibili in podcast) si tengono al Circolo dei Lettori di Torino. La rosa di nomi fa girare la testa. Scrittrici e giornaliste di oggi raccontano scrittrici e giornaliste di ieri. Ci sono Susan Sontag, Dorothy Parker, Oriana Fallaci, per citarne alcune. Raccontate da Annalisa Camilli, Nadia Terranova, Benedetta Tobagi e altre ancora. La prima stagione in 6 puntate è dell’autunno scorso, la seconda è in corso. Per me che di donne scrivo da anni è puro godimento.
Storie occulte, Parcast
Non lasciarti ingannare dal titolo, per un pelo non fregava anche me. Non è l’ennesimo podcast che racconta fuffa riciclata male. È invece il racconto di luoghi misteriosi in cui si intrecciano storie e leggende. Come ogni serie antologica ha puntate migliori di altre, ma sono tutte molto ben fatte. Non sono riuscita a risalire a chi sia la voce o a chi scriva le storie. La puntata che ho preferito è quella sul forte di Bhanghar nel Rajasthan. Mi sono piaciute tantissimo anche quelle sulla Recoleta e sul pozzo di Okiku al castello di Himeji (dove tra l’altro sono stata). Il racconto è drammatizzato ma non troppo enfatico. Ci sono 8 puntate.
UTØYA. Uno di noi, RSI
È drammatizzato anche questo podcast prodotto dalla Radiotelevisione svizzera italiana. Mi è sembrato un esperimento riuscitissimo tra il podcast contemporaneo che comincia a esplorare anche la fiction e gli sceneggiati radiofonici di una volta. Tante voci interpretano i protagonisti del fatto di cronaca che insanguinò la Norvegia il 22 luglio 2011. Sono 10 puntate.
La foto di apertura è di C D-X/Unsplash