Dicembre è stato un mese assai strano, con meno tempo per la vita ma di più per leggere. Sono tornata nella Terra di Mezzo, ho seguito Anja e i suoi amici dalle steppe siberiane a Kiev, sono finita su Marte, in un istituto psichiatrico, di nuovo a Vardø, tra le valli abruzzesi, nella vita di Luisa Casati, tra i versi di una poeta persiana. Trovi qui le puntate precedenti.
Libri su Tolkien di David Day
Da molti anni, ogni anno, nel periodo di Natale rileggo Il Signore degli Anelli di Tolkien, una mia tradizione. Benché conosca ormai la storia a menadito sa ancora arricchirmi, darmi qualcosa di nuovo e accendere riflessioni. Soprattutto mi accoglie come un luogo familiare, nel quale mi sento a mio agio, dove conosco tutti i fili d’erba della Contea, la consistenza del mantello di un Nazgul, lo splendore dei gioielli degli elfi. Quest’anno sono tornata nella Terra di Mezzo leggendo i libri di David Day. A novembre mi sono regalata l’ultimo che mi mancava perciò mi sono imbarcata in questa lettura colossale (più pagine del Signore degli Anelli). I libri esplorano luoghi, popoli, leggende, lingue, battaglie, eroi, poteri oscuri, hobbit e… anelli, ovviamente. Sono disponibili singolarmente oppure riuniti in set, ma solo in inglese. Anche la veste editoriale è bellissima: rilegatura in similpelle, incisioni e scritte in oro.
Vardø. Dopo la tempesta di Kiran Millwood Hargrave, trad. Laura Prandino ed. Neri Pozza 2020
Dopo aver letto Il sussurro del fuoco (ne ho parlato qui) avevo voglia di restare sull’isola norvegese e le storie delle donne accusate di stregoneria. Mostrarono di saper essere indipendenti e unirsi per aiutarsi, qualcosa di inammissibile in una società che pretendeva sottomissione dalle donne. L’ispirazione arriva da una storia vera, i processi alle streghe di Vardø del 1620. Mi è piaciuto nonostante la cupezza di quel mondo e il senso di claustrofobia che spesso mi ha generato la lettura.
Cronache marziane di Ray Bradbury trad. Veronica Raimo Mondadori 2020
Di recente mi è capitato che più persone mi citassero questo particolare Bradbury e così ho voluto leggerlo. Anzi più precisamente ascoltarlo su BookBeat. Sono 28 racconti di fantascienza scritti negli anni ’40, pubblicati in qualche caso su rivista e poi in volume tutti insieme nel 1950. Sono ambientati tra il 2030 e il 2057 e come da titolo parlano della colonizzazione di Marte. Marte però non è quello che conosciamo oggi ma il pianeta immaginario visto con gli occhi dell’America degli anni ’40 quando il paese sognava la conquista dello spazio. L’inventiva di Bradbury è straordinaria, descrizioni stupefacenti rivelano una fantasia fertile e spumeggiante. Ma c’è di più. Al di là della fantascienza, si sconfina nell’epica e ci sono pure molti elementi simbolici delle fiabe.
Perché dovresti leggere libri per ragazzi di Katherine Rundell trad. Stefania Di Mella Rizzoli 2020
“Anche se sei vecchio e saggio”, dice la seconda parte di un lunghissimo titolo che sintetizza ciò che contiene questo breve libro di Katherine Rundell, amatissima (non solo da me) autrice per ragazzə. Io sono una grande sostenitrice della letteratura e basta, senza divisioni tra adulti e non, e l’autrice spiega molto bene perché dovremmo superare i pregiudizi e goderci le belle storie, a prescindere dall’età e da una presunta saggezza acquisita che ci renderebbe inadatti a fruirne. La magia delle storie è sempre lì dentro, cambiano solo gli occhi con cui la scopriamo.
Maldoror di Philippe Lechermeier trad. Fabrizio Ascari L’Ippocampo 2023
Ogni volta che una saga mi delude dico basta saghe, basta! Era successo con L’Attraversaspecchi che mi piacque fino al volume tre e mi deluse al quarto. Non ho saputo resistere a Maldoror perché la copertina di Charlotte Gastuat era irresistibile, dell’autore avevo amato le Principesse dimenticate o sconosciute illustrato da Rebecca Dautremer e mi ha conquistato la promessa di un’avventura tra Kiev, Vienna e la Russia. Ho letto i primi due volumi della trilogia, I ragazzi della leggenda e Il principe fauno. Il terzo, Altranotte, uscirà nella primavera 2024. Non vedo l’ora.
L’età fragile di Donatella Di Pietrantonio Einaudi 2023
Non ero sicura di voler leggere questo libro, se ne stava parlando troppo già prima che uscisse e in genere questo su di me ha l’effetto opposto di quello che si propone il marketing. Poi mi è apparso tra i consigli di Audible e ho voluto tentare. Non me ne pento. È un libro molto riflessivo costruito intorno al rapporto madre-figlia nel presente che si alterna a una relazione amica-amica del passato mentre si rievoca un episodio sepolto che ha scosso la vita della protagonista. Mi è sembrato andare più in profondità rispetto ai precedenti romanzi dell’autrice, interrogarsi più a fondo sul senso del restare, sull’identità e la relazione con le origini.
La Casati. La musa egoista di Vanna Vinci Rizzoli Lizard 2013
Era notte, non riuscivo a dormire e avevo voglia di una lettura coinvolgente ma breve. Ho sfogliato i graphic novel su MLOL e scelto questo che racconta la parabola della marchesa Luisa Casati Stampa, protagonista della Belle Époque, donna libera e padrona di sé e delle sue scelte, anche le più audaci e criticate. Musa di molti ma soprattutto artista di se stessa, si metteva i pantaloni, si copriva di piume e lamé o se ne andava a spasso col suo ghepardo vestita solo d’una pelliccia, con occhi bistrati e chioma di fuoco. Una performer ante litteram a cui questo volume restituisce anche una dimensione umanissima.
Io parlo dai confini della notte di Forugh Farrokhzad a cura di Domenico Ingenito Bompiani 2023
Non posso mai dire, di un volume di poesie, di averlo letto come se fosse un’azione definitiva. Alla poesia torno periodicamente, rileggo versi a caso o poesie che ho già scolpite nella memoria e mi dicono cose nuove ogni volta. Né si tratta mai di rilettura ma ogni volta di una prima volta. È tanto più vero nel caso di Forugh Farrokhzad, poeta e regista persiana che sfidò il potere costituito, raccontò le donne e la società iraniana degli anni ’50-’60 e, benché scomparsa a soli 32 anni, contribuì a rinnovare la letteratura dell’Iran del ‘900. Bompiani ha pubblicato tutte le poesie in un unico volume con testo persiano a fronte. Ho già voglia di tornare tra le sue parole.
Grande meraviglia di Viola Ardone Einaudi 2023
Di questo libro mi ha parlato Camilla Corradini di cui seguo volentieri le letture (e i viaggi). Ammetto di non aver mai letto altro di Viola Ardone. Benché in molti mi abbiano raccomandato di cominciare da Il treno dei bambini, come al solito ho fatto di testa mia e ho ascoltato su Audible l’ultimo romanzo. La voce e lo sguardo sono di Elba, una ragazzina che porta il nome di un grande fiume e racconta i suoi giorni in manicomio, il “mezzomondo”, il solo che conosce. La trama di sicuro la conosci già, se n’è parlato molto. Il fulcro intorno a cui tutto ruota è il bisogno di essere visti dalle altre persone, per confermarsi di esistere. L’ho trovato tenero e terribile insieme, pieno di bellezza e di ferocia.
La foto di apertura è di Patrick Tomasso/Unsplash
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