Leggere la Grecia #2: Addio Anatolia di Dido Sotiriou

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Il libro che ho scelto per il secondo appuntamento con la serie Leggere la Grecia è stato talmente a lungo fuori catalogo che disperavo di rivederlo in libreria. Poi Crocetti l’ha rimesso in circolazione nel 2022 con nuova copertina e mia somma gioia. Tant’è che me lo sono ricomprato perché avevo una vecchia edizione digitale e lo volevo a tutti i costi anche cartaceo. Riassume nel titolo tutto quello che contiene: l’addio dei greci alle terre dell’Asia Minore che avevano abitato per 3000 anni.

addio anatolia dido sotiriou

Addio Anatolia di Dido Sotiriou, Crocetti 2022 trad. Maurizio De Rosa

È un best-seller della letteratura greca contemporanea perché racconta un pezzo di storia tanto doloroso quanto caro ai greci, che tuttora chiamano la Catastrofe. Senza bisogno di specificare altro, in una sola parola tutti sanno di cosa si sta parlando. Per molti greci di oggi è una storia di famiglia tramandata di generazione in generazione.

Il titolo originale è molto più diretto di quello italiano: Ματωμένα χώματα, cioè Terre insanguinate. Esiste anche una serie tv tratta dal romanzo, è disponibile qui su Youtube ma purtroppo solo in greco. A breve si attende su Netflix anche il film Σμύρνη μου αγαπημένη (Mia amata Smirne) uscito nel 2021 e non ancora distribuito in Italia. Questa storia in Grecia è stata raccontata molte volte, l’anno scorso la vidi anche a teatro ad Atene.

addio anatolia a teatro

A me è molto cara, quando saltava fuori l’argomento a lezione di greco la mia lettrice si adombrava, qualche volta piangeva. La sua famiglia aveva subito lo sradicamento, i massacri e l’esilio forzato dallo scambio di popolazioni seguito alla disfatta dell’esercito greco e all’incendio di Smirne nel 1922. Lei non c’era ancora, sarebbe nata poi ad Atene, ma sua madre era fuggita da Smirne lasciando una vita dorata per ricominciare, al Pireo, una vita da profuga. Ad Atene c’è ancora un quartiere che si chiama Nea Smirni. L’ho raccontato qui. Anche l’autrice del libro ha vissuto in prima persona l’esperienza della fuga. Aveva 13 anni. Qui racconta quelle vicende, ma non solo le sue. Sono romanzate, e avvincenti, ma con uno sfondo storico molto accurato benché, ovviamente, dal punto di vista greco.

La foto di apertura è di di Dim Hou/Unsplash

I link ai libri sono affiliati, ricevo una piccola commissione su ogni acquisto che alimenta altre letture di cui raccontarti. Ma se decidi di andare nella libreria di quartiere sono contenta lo stesso.

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