Le letture delle ultime settimane di Aprile sono state tanto varie quanto soddisfacenti. Sono stata tra le stelle, con Antigone e Ismene in Jugoslavia, nella antica Illiria con una sacerdotessa serpente, su un fiume (anzi due). Ho anche seguito la saga familiare di una genealogia di streghe. Ti racconto in poche righe i miei ultimi Viaggi di Carta.
Il castello delle stelle di Alex Alice, Mondadori 2017-22 trad. Camilla Diez, Paola Checcoli, Giovanni Zucca
Come sarebbe stato il mondo se la conquista dello spazio fosse iniziata un secolo prima? Il castello delle stelle è una serie a fumetti di Alex Alice che ti porta sulla Luna e su Marte a bordo di macchine volanti alimentate a etere per un’avventura piena di meraviglia. Per le vicende dei protagonisti (c’è pure re Ludwig di Baviera, i cui castelli ho visitato alcuni anni fa) e per i bellissimi disegni ad acquerello. Ho ricevuto il terzo volume per il mio ultimo compleanno e ho voluto rileggere i precedenti per tuffarmi di nuovo tra le tavole che mi fanno sognare. Datemi un po’ di steampunk e mi farete felice. La storia è ancora in corso, Oscar Ink ha pubblicato 3 volumi.
In acque profonde. Meditazione e creatività di David Lynch, Mondadori 2022 trad. Michela Pistidda
Ultimamente mi è capitato di interrogarmi sulla mia creatività, che mi pareva appannata a forza di scrivere per altri trascurando lo spazio per me. Quello spazio me lo sono ripreso pian piano e nel frattempo ho avuto voglia di trovare ispirazione nella creatività altrui. David Lynch la trova nella meditazione, una pratica che fa parte anche della mia vita. Non è un manuale, non è un saggio e neanche il racconto della sua vita ma un po’ tutte queste cose nella forma di brevi pensieri su meditazione, arte del cinema, consapevolezza e su come trovare dentro di sé risorse, energie, creatività. Questo libro è stato il punto di (ri)partenza della newsletter di IoViaggioInPoltrona. La trovi qui.
Il resto è silenzio di Chiara Ingrao, Baldini+Castoldi 2023
L’edizione che ho letto io è quella di La Tartaruga, storica casa editrice femminista che tempo fa ha organizzato una svendita di molti titoli del suo catalogo. L’ho preso perché mi aveva attirato il riferimento ad Antigone. Sono tre storie parallele. Una è quella di Antigone e Ismene a Tebe. L’altra è la storia di Musnida e sua sorella che, a Sarajevo, ha osato provare a seppellire il corpo di un fratello che si era schierato con il “nemico” nella Jugoslavia infiammata dalla guerra. La terza è la storia di Sara, che Musnida la ospita a Roma. Anche lei ha una sorella. Le loro voci si intrecciano e ciò che emerge è una riflessione sull’Altro e l’invalicabile (ma lo è davvero?) vuoto che ci divide, il significato dell’identità e la guerra, che spezza e stravolge le vite in qualunque epoca.
Il romanzo segreto delle streghe di Louisa Morgan, Newton Compton 2023 trad. Alice Benassi
Il titolo non prometteva granché. La sinossi invece mi aveva incuriosito facendo riferimento a generazioni di donne che si scoprono portatrici e custodi di un potere da nascondere per proteggersi e tuttavia esercitare perché è un’eredità a cui non ci si può sottrarre. L’ho preso in prestito su MLOL quasi sicura che non mi sarebbe piaciuto e lo avrei mollato invece sono arrivata in fondo gustandolo come non mi capitava da tempo, con un libro così lungo. Difetti ne ha tanti, ma è una bella storia familiare un po’ diversa dal solito perché le protagoniste sono tutte donne, tutte streghe.
La maledizione delle sacerdotesse d’Illiria di Mira Meksi, BesaMuci 2017 trad. Valentina Notaro e Shpetim Dodda
A Maggio 2020 dovevo andare in Albania, un viaggio a lungo sognato, minuziosamente organizzato, già tutto prenotato. Sappiamo com’è andata. Nei mesi precedenti avevo letto tanti libri di autori albanesi per entrare nello spirito del paese ma quando il viaggio sfumò la delusione fu tale che non riuscii più ad avvicinarmi a un titolo albanese. L’incantesimo si è spezzato con questo volume dal respiro epico. Racconta, romanzando e inventando quello che la storia non ha trasmesso, la regina Teuta d’Illiria. Un tuffo in un passato mitico di cui conoscevo pochissimo. Spesso le vicende si intrecciano con Grecia e con Roma, che mi sono più familiari, e sono ambientate in luoghi tra l’attuale Albania e il Montenegro che forse è arrivato finalmente il momento di esplorare anche fuori dalle pagine. Se intanto hai voglia di viaggiare nella letteratura albanese ti consiglio il sito Albania Letteraria.
Mississippi Solo di Eddy L. Harris, La Nuova Frontiera 2023 trad. Nazzareno Mataldi e Clara Serretta
Quando dico che un libro mi chiama dallo scaffale di solito mi prendono in giro. Però è proprio ciò che è successo con questo titolo. Un reportage di viaggio che racconta un’avventura in canoa lungo l’intero corso del fiume Mississippi, dal Minnesota a New Orleans, per scoprirne il carattere, ritrovare la comunione con la natura, lambire molte vite, riscoprire il senso della propria, confrontarsi con un’America che rivela se stessa lungo le sponde del fiume. L’autore affronta il viaggio a 30 anni, è nero e dovrà fare i conti anche con il razzismo sistemico che aveva avuto la fortuna di non aver mai sperimentato prima nella vita.
Io parlo come un fiume di Jordan Scott e Sydney Smith, Orecchio Acerbo 2021
Non avevo mai sentito parlare di questo libro fino a pochi giorni fa, quando l’illustratore ha partecipato a un festival qui vicino. Prima di vedere il libro e di conoscere la storia mi sono innamorata del modo in cui lui parlava del suo lavoro. Questa è la storia di un bambino che ha difficoltà con le parole che gli si aggrovigliano sulle labbra. Poi suo padre gli mostra il fiume, il modo in cui si muove, inciampa, gorgoglia, supera gli ostacoli. Come lui. Tenero, potente, illuminante.
La foto di apertura è di Patrick Tomasso/Unsplash
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