Breve atlante dei fari in capo al mondo di José Luis González Macías, trad. Federica Niola Einaudi 2022
Di libri sui fari ne ho letti tanti. E tuttavia tra quelli raccontati in questo libro ce n’erano alcuni mai sentiti nominare prima, le cui storie ignoravo, figuriamoci la remotissima posizione. Sono tutti in capo al mondo, come dichiara il titolo, volutamente sperduti, difficili pure da immaginare mentre si tengono stretti al loro scoglio o addirittura al fondo del mare a cui sono ancorati. Le storie impastate nelle loro strutture sono a volte spaventose, a volte intriganti, commoventi, appassionanti. Ma non te ne voglio dire nessuna per non sciuparti il piacere.
Silenziosa sfiorisce la pelle di Tlotlo Tsamaase, trad. Giulia Lenti Zona 42 2022
Non sapevo cosa aspettarmi aprendo questo libro scoperto nelle Stories di Martina Neglia. Leggendo qualche opinione su Goodreads mi ero già resa conto che non era facile da incasellare. Per me già garanzia di successo. Infatti mi è piaciuto immensamente. In una città africana senza nome i binari del treno dividono i distretti dei bianchi e dei neri e sono percorsi dal treno che trasporta i morti. L’autrice motswana trasfonde in questo libro il suo approccio da poeta, speculative fiction e temi come identità, appartenenza, privilegio, colonialismo e resistenza che la protagonista sperimenta sul proprio stesso corpo la cui pelle, via via, si scolorisce.
Il mare dappertutto di Nadia Terranova, illustrazioni di Serena Mabilia EL 2022
Avevo detto a Nadia che aspettavo questo libro “con le dita che sfrigolano” perché sentivo che mi ci sarei trovata dentro. Quando l’ho ricevuto, ancora prima di aprirlo l’ho annusato (lo faccio sempre) e poi me lo sono portato all’orecchio (non lo faccio mai). Come una conchiglia che ti fa sentire il rumore del mare.
Questo libro di mare è pieno pieno ma ci sono tantissime altre cose mie: la sensazione delle onde sui piedi anche quando sono lontana dalla riva, il sapore dell’estate con la nonna, un’isola che so, sentirsi a casa in una barba, sirene con la coda e con le ali, orizzonti da scrutare per riconoscere il mio. A Nadia non l’ho mai detto, forse lo leggerà qui: quando entro nelle sue storie mi sembra di risentire il ritmo dei racconti di mia nonna che ci incantava tutti per ore con la voce. Anche le illustrazioni di Serena Mabilia incantano.
La Sicilia passeggiata di Vincenzo Consolo, foto di Giuseppe Leone Mimesis 2021
Durante un breve viaggio nel ragusano questo libro fu la mia guida. Conoscendo già la zona cercavo suggestioni, più che indicazioni. Durante quel viaggio lessi solo le parti riguardanti l’area che percorrevo, qualche settimana fa ho letto tutto il resto. Guida, reportage, diario di viaggio e un po’ letteratura, racconta miti, feste popolari, disastri, ricostruzioni, grotte, antiche vie, zolfare, tonnare, città che mutano. Ne ho parlato più diffusamente qui.
Ultimi viaggi nell’Italia perduta di Raffaele La Capria, Bompiani 2015
Raffaele La Capria già lo apprezzavo come scrittore, il suo Ferito a morte fu la mia guida a Napoli durante un viaggio in solitaria. Tra queste pagine l’ho ritrovato in veste per me insolita. Parla di luoghi perduti e ne scruta i mutamenti attraverso le pagine di chi ha percorso l’Italia nel ‘900 e l’ha raccontata. Non scuotendo la testa deluso da ciò che si è perduto ma per ritrovarne le radici, riallacciarle, renderle ancora produttive. Ne ho parlato anche qui.
Weyward di Emilia Hart, trad. Enrica Budetta Fazi 2023
Volevo moltissimo che questo libro mi piacesse. Non mi è piaciuto quanto speravo. Segue un filone che ultimamente va di moda: generazioni di donne, storie di famiglia, la resilienza di chi permane nonostante il mondo contro. Un esempio? Sul medesimo genere Il romanzo segreto delle streghe di cui avevo parlato qua. Di genere un po’ diverso L’ottava vita di cui avevo scritto qui. Ma il filone di moda non è certo il problema. Il problema è che mi pare lo segua senza alcuna ispirazione. Le vicende sono poco appassionanti, lo stile privo di originalità, come la struttura un po’ trita. Molte delle cose che succedono capivo che stavano per succedere molte pagine prima. Tanti sbadigli.
La casa che mi porta via di Sophie Anderson, trad. Elisa Paganelli e Giordano Aterini Rizzoli 2019
Sophie Anderson l’ho scoperta durante un giro in libreria perché era di fianco a Katherine Rundell, che già amavo. Ho cominciato con questo romanzo che mi ha incuriosito perché contiene fiabe e leggende slave che all’autrice ha trasmesso la nonna. Dentro ci sono una (baba)Yaga che accompagna le anime dei morti, una casa con zampe di gallina che percorre il mondo, uno steccato di ossa, un corvo e una ragazzina che non sa quale sia il suo posto nel mondo. Chi non si è sentito così almeno una volta, o ci si sente ancora? Ho già iniziato un altro suo romanzo.
Xrysa koupia di Maria Papagianni, Patakis 2021
Sono sempre incerta se parlare qui anche dei libri che leggo in greco e non sono disponibili in italiano. Un po’ spero che vengano tradotti, un po’ so che qui bazzica qualcunə che legge la lingua. Ma in fondo mi piace parlarti delle storie che mi coinvolgono. Qui ci sono due sorelle che devono allontanarsi da casa e trascorrere l’estate nel villaggio del nonno, dove si trova una antichissima quercia che si crede dotata di poteri magici. Lì scopriranno il senso di perdita, il valore della comunità, segreti di famiglia e qualcosa su loro stesse.
To agori sto theoreio di Angeliki Darlasi, Metaixmio 2021
Da quando ho scoperto Angeliki Darlasi, che in Grecia si considera l’erede di Alki Zei, spero che qualche editore italiano si decida a tradurla. L’anno scorso ricorreva il centenario della catastrofe microasiatica e in Grecia sono stati ripubblicati molti libri che la raccontano. Come questo. È la storia di Drosos, un bambino che giunge solo ad Atene dopo aver perso tutta la famiglia. Deve accettare la perdita, imparare a fidarsi di chi gli tende una mano, a temere chi lo considera diverso, a vivere da rifugiato… in un teatro. La storia è ambientata proprio nel teatro municipale di Atene che – davvero – ospitò per mesi i rifugiati nei palchetti, come fossero stanze.
La fidanzata di Achille di Alki Zei, trad. Valentina Gilardi Crocetti 2023
E a proposito di Alki Zei. La maggioranza dei suoi libri sono stati pensati per ragazz3 ma questo no, è per adulti. Racconta la Resistenza greca. È un romanzo ma ci sono dentro echi della sua esperienza personale. Ne ho parlato più a lungo qui, per la rubrica Leggere la Grecia che esce una volta al mese. Io ho letto la vecchia edizione tradotta da Lucia Marcheselli Loukas, Crocetti l’ha appena ripubblicato in questa nuova traduzione.
Usanza di mare di Antonino Rallo, Margana 2017
Una delle cose che più amo è leggere un romanzo ambientato in un luogo che posso scoprire durante la lettura, sovrapponendo il mio sguardo e quello del libro. La storia prende vita fra Trapani e l’isola Marettimo tra i pescatori di coralli e mentre in Sicilia si avvicendano le dominazioni. Pur essendo un romanzo, il luogo è centrale nella storia quindi l’ho messo sulla mappa e trovi il mio parere più esteso qui.
La foto di apertura è di Patrick Tomasso/Unsplash
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